2020
Fitodepurazione e rimozione batteri e virus
A seguito della recente pandemia del virus SARS-CoV-2 (acronimo dall’inglese severe acute respiratory syndrome coronavirus 2), in precedenza nominato nuovo coronavirus del 2019 (2019-nCoV o COVID-19), sono stati effettuati studi sulla sua diffusione per limitare il contagio. E’ emerso che il virus viene eliminato con le feci e quindi possa trovarsi nelle acque reflue domestiche e urbane. Gli impianti di fitodepurazione agiscono come un biofiltro in grado di rimuovere una serie di sostanze inquinanti come solidi sospesi, materia organica e nutrienti (azoto e fosforo) e tutti i tipi di agenti patogeni (ad esempio, batteri, virus, protozoi e elminti) con una percentuale di rimozione che varia dal 90 al 99,9% a seconda della tipologia impiantistica prescelta e alle caratteristiche del refluo in ingresso. E’ quindi molto importante affidarci a tecnici competenti e responsabili in tutti i casi in cui si voglia giustamente riutilizzare l’acqua depurata da un impianto di fitodepurazione. Il riuso delle acque reflue depurate è sempre più auspicabile a seguito dei cambiamenti climatici per un recupero dei nutrienti e per evitare lo spreco di acqua potabile.